lunedì 2 aprile 2012

L'eurotruffa



euroPerchè l'Italia è in crisi?
Molti di voi si saranno sicuramente posti questa domanda e chissà quante risposte avete trovato. Beh, sicuramente tra tutte queste risposte non c'è la vera ed unica risposta a questa domanda, perchè? Semplice, perchè le tv ed i giornali non ne parlano, quindi un popolo non può essere informato correttemente quando gia all'interno del nostro Stato esiste una censura mediatica a tutto campo. E la risposta è l'euro. Non l'euro in sè, ma ciò che ha provocato al nostro caro Paese questo "letale" passaggio lira-euro, ovvero, la perdita di sovranità monetaria.
E che sarà mai questa sovranità monetaria, cos'ha di tanto importante? La sovranità monetaria è la capacità che ha uno Stato di emettere moneta. Con l'avvento dell'euro abbiamo perso questo "potere", che ci consentiva di stampare moneta a piacimento, quando ce n'era bisogno indebitandosi solo con se stesso. Si perchè una nazione che ha un debito con se stessa (quando emette moneta propria), può ripagare quel debito quando e se vuole, perchè quel debito non è un "vero" problema, infatti il Giappone (che usa lo Jen e quindi, ha propria sovranità monetaria) ha un debito pubblico che equivale al doppio di quello italiano, eppure non mi pare di aver sentito campanelli d'allarme dal sol levante, e nonostante questo enorme deficit ha un tasso d'inflazione che equivale allo 0.5 %.
In Italia invece, oggi il debito pubblico è un enorme problema e questo perchè l'ammanco si ha con un terzo (nel nostro caso la BCE, che è proprietaria della moneta emessa).
Infatti, con la moneta stampata dalla BCE (banca centrale europea), decide lei quando e soprattutto a che tassi d'interesse "prestare" questi soldi. Dunque avendo questa forte incombenza il governo è costretto a tagliare tagliare e ancora tagliare (sanità,istruzione,ricerca,sviluppo ecc...) ed aumentare le tasse, l'iva al 21% (arriverà al 23% entro ad ottobre 2012), addizionali irpef, imu, benzina, bollette del gas,luce e tanto altro ancora per cercare di ripagare questo benedetto debito. Ma non è finita qui, un altro problema è quel circolo vizioso che si è venuto a creare con quei grandi investitori privati che non hanno più la certezza di ottonere il pagamento dei crediti che vantano nei confronti della nostra nazione e così non acquistano più i nostri titoli di stato (btp,bot,ecc...) che l'Italia emette per ottenere nuovo denaro al fine di finanziare la spesa pubblica. Ecco cosa sta alla base della nostra crisi ma che nessuno se non poche voci fuori dal coro ci dicono.

venerdì 23 marzo 2012

Avanti il primo


Dopo giorni di assoluto silenzio, finalmente qualcosa è accaduto e, come Aldo del famoso trio, da un cumulo di sabbia pronto ad incornare di testa è uscito fuori il primo candidato alla poltrona di Sindaco di Campofranco, ovvero David Mendola.
Ho rivolto diverse domande all'ex consigliere comunale ma, prima di condurvi all'interno di questa intervista, vi mostro il suo curriculum politico.
Devid Mendola, classe 77 nasce a Campofranco e si laurea in Economia e Commercio all'università di Palermo.
Nel 2003 inizia la sua carriera politica nelle liste del gruppo La Margherita. Segue, nel 2007, il suo primo incontro con la politica locale attraverso la lista Rinascere a fianco del candidato sindaco Calogero Mazzara con il quale vince le elezioni l'anno successivo diventando così, consigliere comunale nonché capogruppo della maggioranza.
Nel 2008 si candida alle elezioni provinciali appoggiando il candidato a presidente Messana (ex sindaco di Caltanissetta) e ricevendo circa 600 voti che però non bastano a garantirgli il seggio.  Sempre nello stesso anno complice la fusione tra La Margherita e i Democratici di Sinistra, approda tra le fila del partito democratico e ne diventa segretario di partito comunale.
Arriviamo ad oggi, 2012, anno in cui Devid Mendola abbandona la carica di segretario del PD e fonda una lista civica insieme a varie forze politiche di destra e sinistra, MPA, Grande Sud, PD, grazie alla quale si candida a Sindaco di Campofranco.
Ma torniamo all'oggetto di questo articolo, l'intervista.
Il giovane Campofranchese decide di scendere in campo perchè si trova di fronte a due scelte: stare a guardare o metterci la faccia e fare qualcosa di concreto per il proprio paese? Lui ha scelto la seconda. 
Di sicuro è tenace e molto sicuro di sé e, anche se molti insinuano che dietro di lui ci siano "i soliti vecchi volponi", Mendola tira dritto per la sua strada e smentisce categoricamente le subdole voci. Mendola fa inoltre notare che la sua lista è formata soprattutto da giovani che non hanno niente a che fare con la "vecchia politica" e rimanda le ulteriori polemiche a quando tale lista sarà definitivamente ultimata e ufficializzata.
Il candidato ha come punti principali della sua campagna il lavoro per i giovani e gli anziani. 
E come dargli torto! Ormai sono i principali temi di dibattito non solo in Sicilia, terra che viene ogni anno depredata della forza e della mente di quei giovani che, non trovando lavoro, sono costretti ad emigrare e quindi abbandonare (forse per sempre) quell'amata terra che li ha visti nascere...crescere. E cosa dire di tutti quegli anziani che dopo le ultime riforme di governo "lacrime e sangue" si sono ritrovati con una forte decurtazione di quella pensione che per anni e anni hanno coltivato nella speranza, un giorno, di godersi una vita dignitosa. Temi forti ai quali sinceramente non so se un piccolo comune potrà mai ovviare.
Un altro punto sul quale è stato chiesto di far chiarezza è la modalità della sua avvenuta candidatura poichè si pensava, inizialemente, che dovesse essere il vicesindaco Rino Pitanza a candidarsi come primo cittadino. A tale questione l'ex segretario del PD ha voluto raccontare passo per passo come sono andate le cose. A quanto pare, dopo la rinuncia ad un'ulteriore candidatura da parte del sindaco uscente Mazzara, il primo della lista doveva essere proprio il vicesindaco Pitanza, e così è stato. Ma se ad oggi il candidato a primo cittadino è Devid, evidentemente qualcosa è andato storto. A quanto pare, l'attuale vicesindaco non è riuscito a trovare un numero di consensi tale da permettergli di creare quella lista fondamentale per la propria candidatura.
Tenuto atto di questo risultato i "compagni" di Pitanza decidono di rimpiazzarlo con Mendola (e nonostante qualche astenuto) decretano così la sua ufficiale candidatura. Che dire, non certo una vicenda del tutto chiara, che tra l'altro ha lasciato qualche strascico proprio tra i due, anche se Mendola interpellato a riguardo afferma di non aver nulla di personale contro Rino e che tutto si è svolto secondo le regole del partito.
Intanto è di pochi giorni l'ufficialità del secondo candidato a sindaco Salvatore D'Anna.
A breve Salvatore sarà nel mio mirino per potervi regalare maggiori informazioni su quello che si prevede uno scontro del tutto inedito fra due inaspettati candidati che, sicuramente, punteranno sulla loro freschezza e (speriamo) su idee innovative e non banali come è sempre stato in precedenza.



martedì 31 gennaio 2012

Campofranco: news elezioni 2012


Era nell'aria da un bel po' e la notizia fresca fresca è che l'uscente sindaco Calogero Mazzara non si ricandiderà alle prossime elezioni comunali. 
Avevo già espresso in un precedente post un po' di perplessità riguardo i movimenti di uomini politici a Campofranco. 
Strano che a pochi mesi dalle elezioni non si sapesse ancora con certezza, chi sarebbero stati i candidati alla poltrona di primo cittadino e sopratutto con l'appoggio di chi. Adesso il quadro si sta delineando sempre di più, c'è la cornice ma mancano ancora i soggetti, almeno quelli ufficiali. Con il sindaco fuori dai giochi (ancora non chiare le motivazioni), la partita è aperta a tutti i risultati. Quali saranno le prossime mosse di coloro (sempre che ci sia qualcuno) che ambiscono ad amministrare la nostra piccola cittadina?
Intanto tra le varie voci che gironzolavano in paese c'era quella che vedeva il nostro compaesano Giuseppe Mattina a ricoprire proprio il ruolo di candidato a sindaco, ma come al solito tale voce si è verificata infondata. Infatti il commercialista ha dichiarato: "Sono stato cercato, ma non ho dato nessuna disponibilità".
Nel frattempo il coordinatore del partito "Grande Sud", Michele Falletta ci fa sapere che: "Farò sicuramente qualcosa di buono per Campofranco", anche se ancora non si capisce in che modo, ovvero, candidandosi personalmente o appoggiando qualcun altro. Più probabile la seconda opzione.
Perplessità che vige anche all'interno del "PD", dove i candidati non mancano ma si prende ancora un po' di tempo per decidere chi buttare nella mischia, se il vice sindaco Rino Pitanza o il giovane segretario del partito Devid Mendola.
Insomma, a poco più di 3 mesi dalle elezioni, pochi hanno le idee chiare sul futuro del nostro paese, incertezza che sicuramente non fa bene nè ai possibili candidati nè tanto meno ai cittadini che vorrebbero vedere meno indecisioni da parte dei numerosi uomini di politica presenti a Campofranco.
Non ci rimane che attendere le prossime puntate di questa interminabile soap.

giovedì 26 gennaio 2012

Si marcia verso Roma



Ormai è tutto pronto. Come nel lontano 1922, lunedì 30 gennaio 2012 avrà luogo un'altra marcia su Roma, certo con propositi ben diversi da quelli dell'allora partito fascista. Il 28 ottobre 1922 la manifestazione fu organizzata dal partito di Mussolini e portò all'ascesa al potere proprio dell'ex dittatore romagnolo.
Lunedì, invece, a scendere in campo è il popolo italiano,quello senza alcuna bandiera , senza alcun  sindacato, solo e semplicemente il popolo dei lavoratori esasperati che si sente defraudato  della certezza di un  presente e di un  improbabile futuro.
La manifestazione partirà da Latina, dove tutti gli autotrasportatori stanno in questi giorni ammassando i propri mezzi e da lì si sposterà fino a Roma. Autotrasportatori che, schiacciati dal peso del caro benzina, hanno chiesto una mano d'aiuto al Gen. Antonio Pappalardo, vecchia volpe, che da anni gira fra i corridoi della politica italiana e che sa bene come funzionano certe dinamiche.
Il Generale, intervistato poco fa a riguardo, si esprime così: "Non è una questione di rivendicazione...noi rappresentiamo il popolo! L'obiettivo è Roma, perchè se non si va a Roma non si conclude niente."
Per quanto riguarda la manifestazione il Generale parla di quale sarà il percorso che seguirà il corteo: "Inizierà tutto alle  5 del mattino, quando  ammasseremo i mezzi e alle ore 6 si partirà in direzione della capitale. Sarà un lungo corteo con i trattori in testa, seguito dai camionisti e da tutti quei cittadini che condividono il nostro malessere....chiunque può partecipare, con qualsiasi mezzo... anche in bicicletta!
 Il corteo si dirigerà verso la Pontina, via Cristoforo Colombo per poi terminare al Circo Massimo." A questo punto alla mia domanda: "Perchè il Circo Massimo e non Montecitorio o Palazzo Chigi?", il Generale Pappalardo risponde così: " Noi non andiamo a parlare con questo parlamento di falliti, perchè sono tutti dei falliti. Noi andiamo a parlare col capo dello Stato, infatti una nostra delegazione si recherà proprio al Quirinale e Napolitano ci deve ricevere, perchè noi siamo il suo popolo."
Così conclude l'ex sindacalista delle forze dell'ordine, un uomo tutto d'un pezzo che non confida nelle istituzioni ma solo nel capo dello Stato. Certo, il fatto che il Generale si sia candidato il 30 ottobre 2011 come sindaco di Palermo, (una bella pubblicità di sicuro) non fa di lui un uomo anti politica...ma questo è un altro discorso, speriamo solo che si ricorderà di queste sue parole. Intanto lunedì a scendere in campo è il popolo, senza bandiere di  partiti o sindacati ma con una sola asta, il tricolore, l'unica bandiera che riesce ad unire tutti, indistintamente!

sabato 21 gennaio 2012

Intervista a Martino Morsello (Movimento dei Forconi)


Intervista a Martino Morsello, co-fondatore del movimento dei forconi, movimento che sta paralizzando la Sicilia e si sta allargando pian piano fino al nord.

Innanzitutto, complimenti per questa importante lotta che state facendo. Da Siciliano non posso che esserne orgoglioso...


- Di dove sei?

Di Campofranco in provincia di Caltanissetta, però studio a Roma.


- E non ti preoccupare, tornerai in Sicilia a fare la rivoluzione.

- Veramente io vi aspetto a Roma, poichè spero che questa rivoluzione arrivi fin qui...perchè arriverete vero?

- Noi lasciamo piena libertà ad ognuno di prendere una decisione in merito, non c'è una volontà predeterminata di tutto il movimento, anche perchè la storia di questo movimento si scriverà giorno per giorno, l'importante che tutto si faccia per la democrazia, per smantellare questa classe politica che da 100 anni è sempre al potere,  ridistribuendo il reddito agli Italiani...questo vogliamo. Riscrivere delle nuove regole democratiche, perchè al momento sono appannaggio di pochi eletti.

- Noto che questa lotta è sopratutto contro la politica, ma non pensa che bisognerebbe prendersela anche con gli istituti finanziari, banche, assicurazioni che sono la vera causa di questa crisi?

- Si, ma tutto è retto dalla politica, perchè è la politica che regge le banche ed il sistema bancario, le faccio un esempio, quando le banche sono in crisi chi da i soldi per non farli fallire? La politica. Quindi il marcio sta nella politica, attaccandola, attacchi tutto il sistema. Anche se devo dire che è giusto parlare di questi delinquenti, come Equitalia, delinquenti protetti dalla legge Italiana.

- Un'ultima domanda: ho notato che su facebook è stata creata un'altra pagina del movimento dei forconi, considerata ufficiale rispetto alla sua, non ci sarà già una spaccatura all'interno del movimento?

- Guardi, la pagina facebook col movimento dei forconi, la può fare chiunque, questo perchè il forcone è il simbolo della rivoluzione, quindi non c'è una pagina più ufficiale dell'altra, il nostro ha 50.000 membri, l'altro 2.000, ma non mi interessa questo discorso.

- Era solo per capire, il movimento dei forconi da chi è stato fondato?

- Da me, Peppe Scarlata e Mariano Ferro

- Perfetto, l'altra pagina facebook è proprio di Mariano Ferro, come lo spiega?

- Mariano a distanza di qualche mese, quando ha visto che il movimento dei forconi si stava evolvendo, ha pensato bene di dissociarsi, ma io non voglio entrare in polemica, poichè il mio fine è anche il fine di Ferro, ovvero inculcare la mentalità di liberare la Sicilia e l'Italia da questo sistema che ci sta portando al fallimento. tutte le altre cose non mi interessano.

- Comunque fare un po' più di trasparenza e chiarezza sarebbe auspicabile per il bene del movimento e per la gente che vi segue. Inoltre penso che un movimento disunito non abbia la stessa valenza che ha un movimento unico.

- Le voglio ricordare che noi nei nostri presidi qua a Palermo, abbiamo messo insieme ragazzi dei centri sociali con quelli di forza nuova, tutti e 2 spinti dal volere un pezzo di pane. Poi quando avremo il pezzo di pane potremo anche dividerci ideologicamente, poichè il dibattito arricchisce, fa bene alle istituzioni, all'equilibrio e tutte queste belle cose, ma se non abbiamo il pezzo di pane che cosa facciamo? Il problema è che ci sono 4 burocrati che si stanno mangiando tutto mentre il popolo resta affamato, c'è una finanza internazionale che pensa solo a fare soldi e praticamente non fanno altro che rovinare la gente, la istiga al suicidio, non tenendo conto degli artigiani, degli agricoltori, degli imprenditori...di tutte quelle brave persone che lavorano onestamente per campare una famiglia, cosa che di questi tempi non è più possibile.

- La ringrazio per il tempo dedicatomi, è stato gentilissimo spero che questa lotta possa continuare e che dalla Sicilia parta quella spinta verso tutte le altre regioni, per far si che cambi davvero qualcosa.

- Grazie a lei. La mia speranza è che ognuno di noi possa diventare un forcone.

giovedì 19 gennaio 2012

La rivoluzione del popolo

                                   

Parte dalla Sicilia la vera rivoluzione Italiana.
Ormai sono 4 giorni che il "movimento dei forconi" insieme ad altri movimenti popolari come "forza d'urto" sta manifestando in tutta la Sicilia, bloccando autostrade, porti e raffinerie di petrolio. Una protesta che si sta allargando a macchia d'olio in tutta Italia e che vede promotori proprio noi Siciliani, popolo che non si è mai tirato indietro al momento del bisogno sia a livello regionale che nazionale, ma che troppe volte viene dimenticato da Stato e istituzioni (vedi l'ultimo alluvione in prov. di Messina). Anche questa volta l'orgoglio siciliano si è mosso per il bene del popolo, come fece tanto tempo fa con i "vespri siciliani", a quei tempi si era sotto il dominio dei francesi, oggi siamo sotto il dominio di istituzioni, banchieri, politici corrotti e quanti più se ne voglia, che con la loro pressione fiscale stanno mettendo in ginocchio l'Europa prima, il mondo intero poi.
Molti non se ne accorgono, ma in questi giorni si sta riscrivendo la storia dell'Italia, ormai la protesta (civile) è arrivata anche al nord, non rimane che attendere l'arrivo fin dentro gli uffici più importanti, dove solo lì potremmo avere delle risposte serie ai numerosi problemi che affliggono oggi la nostra nazione.
I media nazionali danno poco risalto alla protesta, forse per paura che possa diventare ancora più forte o forse perchè hanno più interesse a far vedere notizie di gossip e quant'altro, per questo motivo tocca a noi cittadini, divulgare il più possibile la notizia, la vera informazione siamo noi, l'unico "Sovrano" di questo Paese siamo NOI! Se non volete unirvi al movimento, se non volete scendere in piazza a manifestare, potete sempre essere parte attiva di questa incredibile nuova pagina di storia, come? Divulgando il più possibile la notizia, anche all'estero, utilizziamo internet per una volta in maniera seria e condividiamo con tutti i nostri amici quello che sta accadendo in questi giorni in Sicilia e in Italia, il vero cambiamento siamo NOI.

giovedì 12 gennaio 2012

Elezioni comunali 2012

Ormai manca poco, si avvicinano le tanto attese elezioni comunali ma in paese vige la pretattica, tant'è che non si sa ancora niente o forse poco di chi si candiderà per la carica di primo cittadino di Campofranco. Come sempre in paese girano voci, troppe voci, a volte infondate a volte vere ma di queste voci sicuramente c'è sempre da prendere un pizzico di verità. 
Una di queste parla della "possibile" rottura all'interno del partito capitanato dal sindaco Calogero Mazzara, cinguettii che potrebbero portare ad una corsa solitaria del vicesindaco Rino Pitanza, che interpellato a riguardo smentisce suddetti uccelletti e commenta: <se decidiamo di "scendere in campo" faremo qualcosa pure noi, ma sempre disponibile ad intervenire ad altre iniziative.>
 Per quanto riguarda l'opposizione (poco presente tra l'altro in questi 5 anni) ancora niente di certo, si vedono solamente vecchie facce (Francesco Di Giovanni) che cercano appoggi a destra, a sinistra e a centro...chissà come finirà?

Un blog per informare

Cari "marinai"...navigatori di questo magnifico mondo che ha il nome di internet, ho voluto creare questo blog sul mio paese per cercare di rendere più chiara e trasparente l'informazione all'interno della nostra comunità. L'intento è quello di sensibilzzare tutti noi cittadini riguardo i fatti che avvengono a Campofranco e perchè no, anche quello di creare nuove idee per migliorare il nostro così caro paese che sta andando a fondo senza che i propri "marinai" facciano qualcosa di utile per salvarlo.
Si, perchè qualcosa di utile, nel nostro piccolo possiamo farlo tutti e se amiamo la nostra terra non c'è arma migliore che internet per farci sentire, scambiare le nostre idee, i nostri progetti, i nostri sogni che un giorno potranno diventare realtà.